Cartoline, foto e stampe parte 10°...

Silenti come ammantati di lutto, sono gli avanzi di quegli altari sontuosi....

candidi di sculture, sfolgoranti di oro e di luce.

Statua originale del Camalech raffigurante Don Giovanni d'austria vittorioso sulla flotta turca grazie alle carte nautiche di Messina. La battaglia memorabile di Lepanto partì da Messina, quando rientrarono nel porto della nostra città furono accolti da una grande festa...Adesso questa Statua e meta di tanti giovani che la sera si riuniscono sotto essa ed è il punto di riferimento del nuovo centro storico ed isola pedonale di Messina.

 

La bella chiesa dei Catalani e edificata accanto al vecchio castello di Castellammare mostra la sua bellezza anche all'interno.

 

Anticamente erala via più importante della città divisa nel suo asse dalle mitiche 4 fontane. Oggi finalmente dopo tanto tempo sta riacquistando il prestigio che aveva un tempo e fa parte anch'essa della serie di strade mattonellate e ormai chiusa al traffico come isola pedonale. La sera è davvero strapresa di mira dai giovani. Infatti come si può notare dalla foto sono moltissimi, i tavolini e le sedie dei locali che assiepano la strada.

 

 

Via dedicata ad uno dei fondatori di Messina, il primo colone greco che insieme a Periere mise piede nella zona Castellammare e diede vita a quella che sarà la Magna Grecia in Sicilia.

 

Ecco la Via Cratemene che si intreccia con le altre strade dell'Isola Pedonale nel centro Storico. La strada è lì a ricordarci chi sono i nostri padri, che siamo messinesi e che dobbiamo essere orgogliosi di esserlo.

Via limitrofa alla Via Cratemene. Periere e l'altro fondatore di Messina, giustamente le due vie si trovano l'una accanto all'altra. Per capirci pressi Bar del Sud, Chiesa dei Catalani.

 

La Via Periere che incrocia la Via I Settembre, in fondo i cassonetti traboccanti di spazzatura in pieno centro. Speriamo che la città ritorni il giardino d'Italia. Anche perché il fondatore greco della città merita ben altro.

 

Targa Marmorea incastonato tra le due vie Cratemene e Periere ha un grande valore commemorativo. Infatti sta lì a ricordarci che quel luogo fu Darsena per i Romani, e nel 1058 durante la dominazione Araba l'arciconfraternita dei Verdi per proteggere l'ostia sacra dalle scelleratezze degli arabi che vietano l'eucarestia anche ai malati vi fu qui una dura battaglia per grandi valori di patria e religione e libertà di coscienza e di culto Prima infatti in onore a questo sacrificio di alcuni messinesi si festeggiava il Corpus Domini.

Via Cesare Battisti: Immagini degli ultimi resti delle case avignone quartiere recuperato da Padre Annibale agli inizi del '900. Le stanno buttando giù ed ancora per poco daranno alla Cesare Battisti quel fascino antico di quella messina che fu, resteranno in piedi solo per poco, infatti sono in via di demolizione.

Chiesetta abbandonata in Via Peculio Frumentario,  sotto le mura che scorrono sul Viale Principe Umberto. Questa zona del Peculiofrumentario anticamente era la zona dove si conservava il grano in caso di estrema necessità e di carestia, per sfamare la popolazione in casi estremi.

 

Altro squarcio delle case Avignone.

 

Abside nel particolare, della chiesa di Via Peculio.

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